6.4.10

(Health) visitors

Uno dei temi proposti dall'iniziativa "Mamma che ridere" riguarda lo stormo di visitatori inopportuni che sono in genere corollario inevitabile alla nascita dei pargoletti. Quando però partorisci a mille km da parenti e amici, la situazione è un po' particolare.
Nel nostro caso, i potenziali visitatori hanno ascoltato il nostro invito a tenersi alla larga per i primi due mesi, intervallo di tempo minimo perchè la famiglia si adattasse ai ritmi della new entry. Tuttavia, anche noi siamo stati oggetto della piaga del visitatore indesiderato nella forma degli health visitors.

Prima di emigare in UK, gli unici visitors di cui ero a conoscenza erano quelli di una serie fantascientifica anni '80 che mi era proibito guardare, perchè si temevano incubi notturni e incursioni nel letto dei genitori. A vederli adesso fanno quasi tenerezza, ma all' epoca erano considerati l' apoteosi dell' horror, e io comunque ero in zona scuola materna, quindi relativamente facilmente impressionabile.
Poi a Londra, vent' anni dopo, ho scoperto questo genere di visitors ben più inquietanti: gli health visitors, appunto. Trattasi di infermieri specializzati in community care, una sorta di ibrido tra l' operatore sanitario e l' assistente sociale. Non lavorano in ospedale o in ambulatorio, ma ti piombano direttamente in casa per i controlli più assurdi. Il 90% di quello che dicono sono ovvietà imbarazzanti - il resto non si capisce. Il grosso del loro lavoro sta nel distribuire volantini informativi e compilare dossier custoditi dio sa dove. L' avevo detto che questi facevano paura sul serio.

La piaga degli health visitors colpisce in particolare le puerpere: il sistema sanitario inglese prevede infatti la dimissione ospedaliera dodici ore dopo il parto (abbastanza terrificante, soprettutto in caso di figlio numero uno), seguita da controlli dell' health visitor a domicilio ogni tre giorni per le seguenti due settimane.
L' health visitor è in genere donna, nera e gigantesca. Arranca sulla scala a chiocciola che conduce al tuo appartamento, ed entra in casa con un incoraggiante: "Hello. Questa NON è certo e la casa ideale per un bambino."
L'health visitor, che nel nostro caso si chima Obi Anobi (non è un nome d'arte), si piazza in salotto con l' apparente intenzione di discutere i progrssi del bambino, pesarlo, controllare come lo nutri , come lo metti a dormire, come lo cambi, offrire sostegno e incoraggiamento con frasi del tipo: "Sono davveri felice di vedere come sei brava a cambiare i pannolino" ("I am really pleased to see how confident you are in changing her nappy" - giuro, ci mancava solo che mi desse uno sticker con scritto Well done mummy!)

Comunque si tratta solo di una copertura: la sua missione segreta - ma non troppo- è controllare che la madre non covi tendenze suicide.
(to be continued)

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