8.4.10

(Health) visitors (continued)

Raccontavo nel post precedente che la missione segreta dell' health visitor, simpatica figura professionale very british a metà strada tra l' infermiere e l' assistente sociale, è controllare che la giovane madre non covi tendenze suicide.
Dopo due settimane di agguati a domicilio con falsi pretesti di controlli neonatali, all' ultima visita l' health visitor si toglie la maschera e sottopone la puerpera a un test della depressione basato su domande del tipo: quante volte hai pianto negli ultimi giorni, per quante ore, descrivi il tipo di pianto...
Quando Obi (il nostro health visitor) mi ha interrogata per la prima volta, dopo la nascita di Verdun, ho pensato che si riferisse alla bambina, non a me, cosi abbiamo dovuto ricominciare daccapo.
Mi sembrava assurdo che indagasse su quanto piangessi IO: Verdun deve il suo nome al fatto che ha passato i suoi primi tre mesi di vita a urlare in continuazione, ci mancava solo che mi mettessi a piangere anche io. Poi, leggendo di qua e di là, ho scoperto che esiste effettivamente una situazione puttosto diffusa di malessere/depressione/babyblues post-parto, quindi probabilmente è un bene che ci sia un servizio del genere offerto a chi ha bisogno di sostegno.
Solo che io non ne ho avuto bisogno. Spero di non attirare troppa sfortuna scrivendolo, ma a me la depressione post-parto non è mai venuta. All'arrivo di Verdun, e di nuovo dopo quello di Pierrot, è seguita una sensazione di estrema euforia, come quella della mattina del 25 dicembre quando ero bambina appena prima di aprire i regali,o quella, tipica di un periodo successivo, degli innamoramenti fulminanti; poi, piano piano, con gli inevitabili alti e bassi, siamo scivolati in una pseudo-routine, e l' euforia si e attenuata - spenta no, però.
Comunque, per questo motivo gli health visitors mi hanno sempre guardata con sospetto e fastidio: pare che ormai il mito dei babyblues sia così diffuso che se non sei emotivamente distrutta entro il secondo mese di vita del bebè , forse non stai facendo le cose come si deve. Così ho finito per infastidirmi a mia volta: ora, io dopo la nascita dei pargoletti sono rimasta generalmente abbastanza su di morale, però le insicurezze non mi sono mancate, e lo sguardo torvo di Obi ha generato ansia e tensione, cose che sostanzialmente la sua categoria professionale è pagata per evitare. Conclusione: se troverò l' energia per riprodurmi ancora, non succederà in UK. Amen.

(Gordon, se stai leggendo questo post dovresti scorgere tra le righe un suggerimento per il risanamento della spesa pubblica che passerebbe quasi inosservato. Tranne che a Obi e compagne, ovviamente. )

1 comment:

  1. Beh, in effetti una delle poche cose buone che si può dire dell'Italia è che ti lasciano in pace. Forse un po' troppo ;-)
    Comunque ti capisco: anche a me avrebbe dato fastidio, con entrambi i figli. Già con gli amici e parenti più stretti ho le mie belle difficoltà a mostrare la mia indecente casa, figurati con dei perfetti estranei, figure a metà con l'assistente sociale!

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