31.12.12

Let's go fly a kite in San Diego


In pieno inverno a San Diego capita di

scovare un negozio di aquiloni e fare abbastanza tenerezza al proprietario da farsene prestare uno da provare





assistere a una sfilata di baloons tra le palme: tra gli altri, hanno sfilato uno squalo, un pinguino e un pupazzo di neve, chiaramente l'unico pupazzo reperibile a queste latitudini



bagnarsi le zampe nel Pacifico giocando a The big vegeterian wolf (aka Il lupo mangiafrutta)




sentirsi osservati da un fenicottero rosa



Altre amenita' della vacanza includono l'incontro ravvicinato con autentici baywatch (Mitch!), la vista al museo di modellini dei treni piu' grandi del mondo, e lo show delle orche assassine che ballano il nuoto sincronizzato a Seaworld. Il genere di cose che la grand old Europe liquida alla voce "americanate", ma che alla fine si rivelano piuttosto entusiasmanti.
 
Si narra inoltre che anche in piena estate le temperature non superino i trenta gradi. A San Diego ti capita quindi di avere la sensazione che i locals abbiano capito qualcosa in piu' di te su come godersi la vita. O magari fingono molto bene, chi puo' dirlo.

Persino gli homeless, i barboni, appaiono allegri. Come avevamo gia notato a San Francisco, sono molto tollerati e anche discretamente tolleranti, considerando come il barbone su cui Verdun e' praticamente inciampata mentre dormiva si sia limitato a girarsi sull'altro fianco. Resasi conto di essere circondata da sacchi a pelo, Verdun ha chiesto un po' interdetta: "Are they having a sleepover?"
Kind of.

Ritorniamo a casa dalla trasferta californiana come sempre stravolti, ma contenti di esserci riempiti gli occhi di posti e facce nuovi . Buoni propositi per il prossimo anno si riassumono nel cercare di dormire di piu, o, piu' realisticamente, di essere efficaci pur dormendo poco. Duemilaecredici, fatti avanti.

24.12.12

C'e' posta per Te



Caro Gezoo Bamino

per natale vorey

dolll has
bat too too
triky puz

{Trascrizione fedele dell'originale letterina di Verdun. Per i non esperti in tentative spelling, la lista include una casetta delle bambole, un tutu da ballerina e un puzzle difficile}


Caro Gesu' Bambino

per Natale vorrei

trains
trucks
airplane
police helicopter
fire engine
books about trains, trucks, airplanes, police helicopters and fire engines

anche uno fire engine per mio baby brother

{Lettera di Pierrot, dettata e quotidianamente aggiornata nel corso delle ultime due settimane. Come ha riassunto brillantemente l'amica J., "Being three is all about Law and Order and the Industrial Revolution". L'apparente slancio di generosita' nei confronti del fratellino non e' stato esattamente spontaneo}

 
Caro GB
 
abbiamo bisogno di una vacanza. Signori Bambini all included, si capisce. Ridefiniamola "un cambiamento di scenario". Noi abbiamo gia' prenotato l'aereo per San Diego, un hotel downtown e i biglietti per lo Zoo e il Seaworld. Al resto pensaci tu. Grazie, Elle e H

 
Merry Christmas, folks!


20.12.12

Vigilia del primo compleanno

C'e' una torta nel forno, che ti abbiamo preparato tutti insieme appena ti sei addormentato. I tuoi fratelli erano bianchi di farina, Verdun entusiasta ("La nostra prima cake!"), Pierrot un po' piu' sospettoso ("Is THAT how you make cake?"). Ci vorranno due ore e dieci libri perche' si addormentino, ma va bene cosi'. C'e Mr Potato Head impacchettato, nella speranza che ti diverta a strappare il naso a lui anziche' ai tuoi familiari. Temo che avra' lo stesso successo delle chiavi o del cellulare giocattolo, ma tentiamo lo stesso, se non altro ha una faccia simpatica. C'e' anche un biglietto rosso su cui Pierrot ha incollato un grande numero uno, mentre Verdun disegnava i tre SB che si tengono per mano e scriveva :"Happy birthday! We love you".

We do. Sei molto facile da amare. Mi ricordi un sempreinpiedi, quei giocattoli a forma di uovo che tornano sempre in equilibrio nonostante vengano sballottati a destra e sinistra.
Sei circondato da trambusto perenne, eppure sei gia' capace a ricavarti i tuoi spazi, a cercare modi di intrattenerti. Soprattutto con i giochi dei tuoi fratelli. La macchina di Pierrot, i lego, la matite colorate. E pazienza se sul piu' bello decidono di reclamare le loro proprieta'. Pare che osservarli giocare ti sembri una buona alternativa.
Ti piace guardare insieme i libretti, e non fa niente se sono gia' stati strapazzati da altri due proprietari. Al top della tua  classifica al momento ci sono The very hungry caterpillar, Dear zoo e That's not my train. Ma l'altro giorno, quando mi aspettavi mentre mettevo a posto la spesa, ti ho beccato leggere con grande concentrazione il volantino delle offerte della settimana di Smiths. Not a choosy one.
Stai muovendo i tuoi primi passi. Fino a pochi giorni fa camminavi solo stringendo con due mani il biberon, tipo piuma di Dumbo. Adesso stai acquistando sicurezza e bernoccoli. Ma basta poco, una coccola veloce prima che qualcun altro reclami attenzione, per farti sorridere di nuovo.
 
Buon compleanno, P'tit Loup! We love you

 
 

17.12.12

Monday morning

Tiro su le tendine, lascio che la luce del sole riflesso sulla neve inondi la tua stanza e il tuo faccino addormentato per finta, che aspetta un bacio per accendersi. Gli occhi che si spalancano e tu che chiedi: "Oggi e' Monday? I knew it!"
Si, perche' a cinque anni ti puoi anche alzare entusiasta di lunedi' mattina sulla premessa che la scuola ha organizzato un pranzo speciale, un potluck lunch, con tutte le tre prime classi e i genitori. E tu per  l'occasione ti sei fatta comprare i California Cuties, i mandarini, e i Chips Ahoy bianchi verdi e rossi, praticamente chocolate cookies in versione natalizia.

Mangi veloce il tuo porridge con le uvette e ti vesti in fretta per poter giocare con le tue bambole cinque minuti prima di uscire.
Camminiamo insieme nel sentierino tra le case, l'aria gelida e purissima che ci sveglia i polmoni, un passo io, due tu, fino alla fermata dello schoolbus davanti alla piscina. Ci sono ancora due minuti per chiaccherare, per ricordare le cose belle della domenica appena trascorsa. Arriva il 129, ti infilo lo zainetto in spalla, mi dai tre bacini e ti prepari a scalare quegli scalini che fino a pochi mesi fa ti facevano paura. Adesso invece si vede che sei contenta, che non vedi l'ora di essere a scuola e di rivedere i tuoi amici dopo il weekend.
 
"Are you sad?", mi chiedi prima di lasciarmi la mano.
"No. I' m happy. You make me very very happy. I love you best of all. Go, now "
Non c'e' stato un giorno negli ultimi cinque anni e mezzo in cui abbia aperto gli occhi e non mi sia sentita felice, fortunata, blessed. Ma e' vero che in questi giorni la felicita' fa paura. La tragedia della scuola elementare di Newtown si e' abbattuta su tutto questo Paese grande e diverso ma effettivamente unito, e l'ha scosso profondamente. Lo leggo nelle facce di tanti altri genitori, nel bisogno di stringersi i bambini  piu' vicini, nel distacco quatidiano che sembra un po' piu' difficile del solito. Quelle famiglie straziate del Connecticut  erano uguali alla mia, avevano ritmi e facce incredibilmente simili, e per questo la loro tragedia sembra tanto vicina e insopportabile. Giorni cupi.