26.9.11

Turning two on the choo-choo

Pierrot, o Toto come preferesce definirsi, compie due anni, ma è fermamente convinto di averne quattro come la sorella. Cerca di correre più veloce di lei, saltare più in alto, mangiare più veloce - altissimo tasso di competitività registrato specialmente nell'ultimo settore.
Non contento, pretende di saper contare e di conoscere l'alfabeto: scende le scale di casa contando one, two, three, three, four, four, four, ten! Finge di scrivere con la precisione di un monaco amanuense, producendo ovviamente solo scarabocchi. Riconosce la P, ma la indica come "This P, P for Toto!", segnale inequivocabile della mancanza di un tassello nel ragionamento. Chiacchera, racconta, chiede sempre "perchè", quando nessuno lo ascolta blatera a vanvera come un vecchio brontolone. Crea neologismi pazzeschi in italinglish e si arrabbia moltissimo se non li cogliamo al volo; eppure basta poco, davvero pochissimo, per farlo tornare a sorridere.
Lui e Verdun trafficano insieme per ore, letteralmente; capita che finisca in tragedia, ma nemmeno troppo spesso. Al momento il gioco favorito consiste nel caricare sul divano tutti i loro giocattoli e pretendere di essere su un bus, su un taxi, and all things that go (mi sembrava strano finchè ho avuto un flashback al 1987, in cui io e i miei fratelli spostavamo tutti le nostre cianfrusaglie sul tappeto e giocavamo al "camper di david e lisa" - il link tra il camper e lo gnomo rimane imperscrutabile).

Ma il mezzo di locomozione preferito di Pierrot rimane il treno, che ovviamente a Los Alamos non c'è: in compenso la biblioteca ha un'ampia selezione di libri illustrati in materia, con l'unico limite di illustrare perfettamente treni a carbone in stile Far West non proprio facilmente reperibili. L'abbiamo anche preso il treno, l'estate scorsa in Italia, ma è chiaro che con aspettative del genere il viaggio Alpignano-Torino non risulti proprio entusiasmante.
Per fortuna in America, sempre per la storia del popolo giovane dalla storia relativamente recente, ci sono un sacco di adulti che sembrano condividere la passione di Pierrot, e vecchie linee vengono sistematicamente restaurate e rimesse in funzione just for fun. Così per festeggiare il suo complenno siamo stati in Colorado, sulla Durango and Silverton Narrow Gauge Railroad, antica linea che collegava Durango a questa città creata per ospitare i cercatori d'oro, a tremilacinquento metri nelle San Juan Montains, coda delle Rocky. Il Colorado all'inizio dell'autunno vale la pena un giro in treno anche se non si appasionati di antiche locomotive: le tre ore di viaggio tra le montagne, lungo il fiume o a ridosso di canyons profondissimi, in mezzo alle foreste dai colori incredibili, sono trascorse molto veloci. Poi c'è stato il museo dei treni e l'immancabile sosta di mezz'ora intorno ala plastico di Thomas the Engine. Insomma siamo tornati da Durango stravolti e con le facce nere di carbone, ma Pierrot detto Toto è apparso soddisfatto. Happy birthday, my little engineer!





2 comments:

  1. Anche noi ad Asmara avevamo fatto n piccolo viaggio sul treno a carbone: era stato bellissimo e le bimbe si erano divertite a vedere come veniva alimentato il fuoco. Eravamo tornati a casa nerissimi di fuliggine!

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  2. Non sono solo i tuoi figli a fare "mischioni" tra inglese ed italiano... hai scritto pretendere invece che fingere ;) Immagino capiti vivendo all'estero!

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