18.9.11

Appendix

Non siamo stati a Ground Zero. C'eravamo stati tre anni fa, e questa volta i SB sarebbero stati probabilmente abbastanza grandi da intuire qualcosa di sbagliato nel grande buco trai grattacieli, ma troppo piccoli per capire la magnitudine del disastro.
Il nuovo centro è stato ufficialmente inaugurato due giorni dopo che abbiamo lasciato New York - molti progetti interessanti, mi piace l'idea delle fontane con i nomi delle vittime iscritte sulle pareti. Larga parte del piano è ancora in the making, ma a New York questa è una cosa che anzichè disturbare in un certo senso armonizza con il resto della città.

Tutti i giornali e probabilmente le televisioni hanno dedicato grandissimi spazi alle celebrazioni del decimo anniversario dell' undici settembre, e le opinioni in merito erano molto diverse, al di là del comune denominatore di nostalgia e malinconia. Un messaggio che però mi è sembrato più diffuso di altri era questo: Let it go, lasciar andare, non dimencare ma nemmeno usare la rabbia e la disperazione di quei giorni come una ragione ancora valida per giustificare decisioni prese dieci anni dopo.
Non è un messaggio che coincide esattamente con il Vangelo di questa settimana, incentrato sul valore del perdono, anche se si sovrappongono in parte. Mi sembra più interpretabile come un'ammissione dei propri limiti, dell'incapacità di una piena comprensione degli eventi e delle ragioni di chi li ha provocati - forse un atteggiamento che sarebbe stato più scontato e immediato in un popolo europeo, ma per quello americano implica una messa in discussione dei propri valori, storia e cultura molto profonda e non facile. Eppure c'è in corso una presa di coscienza della necessità di rivalutare l'efficacia delle scelte politiche fatte sulla scia di quegli eventi, e di andare oltre, di celebrare il futuro, ad esempio la capacità di New York di rimanere un centro di gravità mai veramente messo in discussione, dai giorni di Ellis Island in avanti. Non so, mi è sembrato un piccolo segnale di speranza per tutti, dappertutto.


1 comment:

  1. Ho abitato per alcuni giorni proprio dietro Ground Zero l'aprile scorso. Neanche le mie figlie (8 e 10 anni) sono riuscite a comprendere la grandezza del fatto. Hanno visto il cantiere e hanno fatto delle domande, ma non so quanto abbiano recepito. Il messaggio che hanno cercato di diffondere (let it go) non è male a mio parere...

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