29.6.10

"Home ripening"

In vacanza i Signori Bambini scoprono la frutta; poi si torna a casa e sono sottoposti a cocenti delusioni. Succede ogni volta che mettiamo piede fuori da Londra, e non perche qui non ne mangino, anzi. E' solo che a Londra la frutta fa pietà. Anche la verdura, a dirla tutta, ma in questa sede ci concentreremo sulla frutta.

Il vero Londoner mangia la frutta solo per via dell' imperativo morale dei 5-a-day; o perchè, solo recentemente, ha capito che la patata non può soddisfare in toto il fabbisogno vitaminico di un uomo; o perchè ha letto qualche volantino allarmistico dell' NHS o un ritaglio del Sun sull'aumento dei casi di rachitismo nella lovely.
Fatto sta che nessuno mangia la frutta perchè è buona, per piacere: infatti, la frutta a Londra è praticamente insapore.

Raccontavo come nell'agriturismo toscano i Signori Bambini avessero fatto alcune scoperte del tipo: le albicocche crescono sugli alberi, sciolte, anzichè germinare spontaneamente in eleganti vaschette sugli scaffali di waitrose.
Ma il vero risvolto esaltante della cosa consiste nella scoperta dell'esistenza di un gusto proprio dell' albicocca, diverso dalla mela, dalla pera, dai pomodori: il fatto che tutta l' ortofrutta proposta da waitrose abbia lo stesso non-sapore non è estendibile su larga scala. Surprise!

Inoltre, chi l 'avrebbe mai detto, esistono diverse fasi nella vita di un'albicocca: verde, matura, marcia. E non hanno tutte esattamente la stessa grandezza, ce ne sono di grandi e piccole: per spiegare l'aspetto rivoluzionario di questa osservazione, ci tocca tirare in ballo ancora una volta Mr waitrose, che vende albicocche di pietra, tutte identiche, nello steso stato di pre-maturazione destinata a non realizzarsi MAI.
Le vaschette di frutta sono infatte taggate da un cartellino che reca l'ambigua scritta "Home ripening": letteralmente "matureremo a casa", praticamente "non solo appariamo come frutta di carta, ma sappiamo proprio di carta. Esiste in effetti una remota chance che una di noi maturi nella tua cucina. Ah-ah. Good luck about that."

Suppongo ci siano dietro ragioni prettamente economiche, dato che "congelando" la frutta in questo stato di non-maturazione vuol dire farla marcire solo molto tardi, e buttarne via meno. Chissà come fanno: la frutta in questione è importata quasi tutta dal sudafrica, dove, come conferma l'amica Mercia di Johannesburg, la frutta è più dolce della cioccolata. I conti non tornano.

L'alternativa ci sarebbe, si chiama Whole Foods, una catena americana di alimentari che ha aperto una sede a Londra - credo l' unica in Europa- un paio d' anni fa: fare la spesa da whole foods è un'esperienza trascendentale. E' tutto perfetto, profumato, pulito, organizzatissimo: c'è l'esperto dei formaggi, l'amico della frutta, il consigliere dei salumi; tutti sorridono come se pagassero per lavorare lì. Purtoppo qui invece i conti tornano benissimo, e il whole foods londinese (a differenza di quello americano), è inaccessibile per le nostre tasche, come del resto per quelle del 99% della popolazione. Solo quando ero incinta andavo apposta a comprare i finocchi, introvabili altrove per metà dell'anno. Ma scaduti i nove mesi, fine delle concessioni (no regrets). Ogni tanto faccio ancora lo stesso un giro a vanvera.

Nello spazio tra una vacanza e l'altra, Verdun si dimentica del doloroso ritorno alla realtà quatidiana: così, tornati dalla Toscana, appena siamo andati al supermercato ha puntato le albicocche locali. Poi, a casa, dopo averne addentata una , mi ha guardata storta e ha dichiarato:

"No aplicot 'etta!"

Come darle torto.

4 comments:

  1. ...che triste non poter avere frutta fresca (più che altro frutta originale)...qui nei supermercati frutta e verdura non sono un granché, però io compro al mercato.
    L'unica cosa è che le zucchine sono amarissime, i finocchi crudi credo non esistano perché non li ho mai visti come nemmeno i meloni arancioni. esistono solo quelli bianchi. troppo dolci e morbidosi per i miei gusti.
    Mi fai pensare a quando da piccoli andavamo in vacanza in una casa di campagna. Sotto c'era un frutteto e lì ho scoperto il vero sapore della frutta. Facevomo addirittura i succhi casalinghi, di pera, di albicocche, di mela. non ti puoi immaginare la bontà, a me che non era mai piaciuta la frutta...
    Meno male che avete fatto quest'esperienza e...magari nel posto della vostra destinazione troverete di nuovo frutta saporita!

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  2. Penso che sia IL motivo per cui non mi sono mai decisa a fare il grande passo verso l'Inghilterra, anche quando ne avevo la possibilità: dopo aver visto i minuscoli reparti ortofrutta dei supermercati, mi è saltato addosso un misero che vince ogni considerazione razionale.
    È anche vero che invece il mercato di Oxford non mi era sembrato così male come qualità, anche se ricordo delle banane carissime.
    Ma probabilmente a Londra non c'è il mercato rionale, sbaglio?

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  3. @maggie: yes! in new mexico la frutta è strabuona, l'ultima volta che ci siamo stati la finivamo sempre sulla strada tra il supermercato e casa!

    @lanterna: ci sarebbe il "farmers' market", che però ha quell'apparenza finto-bohemien-in-realtà-per-pochi-privilegiati (infatti lo fanno in marylebone, sotto la ex casa di madonna) che secondo me fa un po' a pugni con il settore ortofrutticolo. o almeno dovrebbe .

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  4. questo giro a vanvera mi ricorda un racconto di marcovaldo!!!!!se lo trovo te lo mando
    ciaoo stefania

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