18.5.10

Eyjafjallajokull

H chiama a mezzogiorno per controllare che la famiglia si mantenga operosa e in salute.
Risponde Verdun, ovviamente.
"Heho. Wa wa iu"
(Hello, how are you)

"Ciao, piccoletta! Com'è andata la tua mattinata?

"Sunny day. Rainy day. Sunny day. More rainy day. More sunny day. Mummy not happy." - segue lancio del cordless sotto il divano

(Quando siamo usciti c'era il sole - anche se si gelava. Poi in un nanosecondo sono arrivate delle nuvole enormi e bassissime, e ha iniziato a diluviare. Poi è tornato il sole e siamo andati all'altalena, bagnati. Poi ha ripreso a piovere e ci siamo riparati sotto la tettoia. Poi è tornato di nuovo il sole, ma a quel punto eravamo già sulla via di casa perchè mamma era un tantino esasperata, specialmente all'idea che il cash scarseggia e quindi probabilmente passeremo l' estate qui. A pensarci bene è meglio che non te la passi neanche, 'che la vedo un po' tesa.)

Purtroppo la primavera è ancora un miraggio; del resto, come mi ha fatto notare ai giardinetti l'amico Ben, di professione nanny (scelta di vita originale, no?): "This might very well be as good as it can get", potrebbe benissimo essere il meglio a cui possiamo aspirare in queste latitudini, estate compresa.
Ma non disperiamo - abbiamo degli obiettivi! Siamo infatti sopravvissuti al cupo inverno londinese con in testa l' appuntamento del 22 maggio, data del matrimonio di un caro amico, mio e di H. Si prevede un bel momento: coppia molto allegra, tutti i nostri migliori amici riuniti, nonchè, elemento da non sottovalutare, primo evento sociale in a while in cui non sono incinta/puerpera/allantante, cosa che mi permetterà di sfoggiare qualcosa di vagamente femminile, in alternativa al modello "saio francescano" delle ultime occasioni.

Così, abbiamo in programma un weekend intenso: uscita di casa venerdi alle 3 di notte per prendere il volo delle 6 da Stansted (a presto un post di denuncia sociale contro la ryanair); venerdi pomeriggio vedrò una persona che mi è molto cara che è un po' uscita dal mio radar, per motivi non chiari; sabato, matrimonio; domenica, ragguaglio immediato sull'evento con le mia amiche gallinelle (admittedly, la parte migliore dei matrimoni; tranne in caso si tratti del tuo, ovviamente); lunedi, rientro a Londra.

Insomma, grande impennata di vita sociale: questo genere di weekend mi lascia sempre stravolta, eppure non vedo l'ora. Adesso non ci resta che pregare che il vulcano islandese abbia misericordia di noi.
Con Verdun, abbiamo trascorso buona parte della giornata a contare le scie bianche nel fazzoletto di cielo che ci permettono le nostre finestre: mi sento ottimista (gianni!)

3 comments:

  1. ...qui dopo esserci di nuovo avvolti nei PIUMINI per uscire di casa, sembra tornato il sole.
    Appoggio le invettive contro ryanair. Ma non le urlo troppo perché alla fin fine mi salva sempre. E nonostante ti faccia pagare anche il peso dei vestiti che porti addosso, alla fine è sempre più economica!

    Domanda: ma vai con i pargoli a seguito??

    Fatti bella bella bellissima e che ti facciano molte foto!

    Buon viaggio!

    ReplyDelete
  2. piumini in spagna a maggio? inquietante!

    i pargoli ci seguono per tre giorni di extreme spoiling con i nonni, verdun non vede l 'ora!

    (hai ragione, non dovrei parlar male della ryan: se non esistesse in pratica sarei tornata in italia una volta in cinque anni; però sono riusciti a programmare due voli per torino, uno che parte alle 6. 45, l'altro alle 6.55!)

    ReplyDelete
  3. Hm, speriamo che il clima italiano si dia una regolata e ti accolga come meriti: dal 2 maggio ci sta dando dentro per farci capire come vivono gli inglesi e farci aprire alla comprensione verso i popoli più sfortunati.
    Geniale l'osservazione di una signora in libreria: Adesso capisco perché gli inglesi hanno conquistato un grande impero coloniale! Tè, cotone e oro erano pretesti: volevano andare in posti caldi!

    ReplyDelete