30.6.12

Five

 
 

Cinque anni fa iniziava la battaglia. Abbiamo imparato tutto sul campo, tu e io. Eppure, nonostante il carattere bellicoso e  la testardaggine che hai confermato con tenacia, in questo ultimo anno mi hai sorpresa con un'impennata di autonomia e responsabilità sorprendenti, soprattutto dopo la nascita del nuovo fratellino. Con l'occasionale crisi isterica di mezzo, ovviamente - non sei mica un playmobil.
All'alba del tuo primo giorno da cinquenne ti ho trovata ai piedi del lettino di P'tit Loup: chiaccheravate, lui con variazioni polifoniche del monosillabo "da", tu con quel vocabolario ormai notevole, sebbene ancora caratterizzato da uso creativo della grammatica e coniugazione random dei participii passati. Sembravate comunque capirvi al volo. Nessuno lo fa ridere come te.
Poi c'è stata l'apertura dei regali: lo zainetto e il lunchbox per la scuola che inizia tra sei settimane; i libri di Julia Donaldson e Quentin Blake, forse gli ultimi picture books che riceverai; il cerchietto; ma soprattutto, il borsellino con i tre lucidalabbra profumati di Hello Kitty, 4.99 dollari da Beals, che ti ha fatto venire gli occhi lucidi dall'emozione.
Ti scombussoli ancora per cose apparentemente piccole: ridi e ti disperi per imprevisti minimi, ma stai imparando a farlo piano, a cercare altre valvole di sfogo che non siano le urla, a spiegare cosa non va.
Hai guidato l'hike alle cascate di Nambè, su e giù per i sentieri roventi, poi con i piedi a mollo nell'acqua gelida del fiume. Cammini come una pro: forte, sicura ma non troppo, incitando anche Pierrot che nonostante le gambette corte fa del suo meglio per stare al tuo passo. Quando sei di buon umore, sembri instancabile. Ti sei fermata volentieri per il picnic con fragole e cupcakes, come nel libro di Fancy Nancy, l'eroina del momento. L'icing fin sopra le palpebre.
Pomeriggio al cinema, tu per la prima volta e io per la prima volta da quando sei nata. A vedere "Brave", che si è rivelato un film molto al di fuori della tua portata linguistica ed emotiva. Per farla breve, "too many bears". Ma è stato una bella scusa per un pomeriggio girls only, per stare in braccio per quasi due ore, e chiaccherare per la strada di te e dell'avventura della scuola che si avvicina rapida.
Guardavo il film, osservavo te che facevi del tuo meglio per capire la storia, e mi è venuto in mente che  potrebbe essere interpretata come plausibile preview della nostra situazione tra un paio di lustri. Altre battaglie, stessa Verdun, tantrums, sfide a chi ha la testa più dura, domande esistenziali e coccole; senso di inadeguatezza ricorrente, bilanciato da istanti di felicità pura. Bring on the cupcakes!

3 comments:

  1. Ciao! Ti leggo da un pezzo ma non ho mai commentato. Se passi dal mio blog trovi un premio per te!

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  2. Auguroni alla bimba e alla mamma!

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  3. ehi, lo so, a volte fai lunghe pause e, si, non ho mai commentato (ma ti ho letta tutta), e poi certo saran fatti tuoi pero', insomma, che fine avete fatto?
    anna

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