2.3.12

Superpoteri

Manifestazione contro il riscaldamento globale




Non ho mai amato il freddo. Non mi piacciono l'inverno, la neve, il ghiaccio, l' umidità, i maglioni e le cuffie. I cinque anni a Londra hanno esasperato la mia natura metereopatica, e fosse per me me ne andrei volentieri in letargo fino a Pasqua.
Poi però sono arrivati i Signori Bambini, e con loro l' imperativo morale di uscire di casa con qualunque condizione atmosferica, al fine di salvaguardare il delicato equilibrio psichico della famiglia. Così negli ultimi anni mi sono reinventata entusiasta del freddo, appassionata di partite a palle di neve, scultrice di pupazzi, pattinatrice sul ghiaccio, fanatica dello slittino.
Ora però, dopo tre mesi di neve perenne e temperature ancora troppo spesso sottozero, l'entusiasmo inizia a vacillare. Ad essere più precisi, comincio ad avere le allucinazioni: oggi ho creduto di aver visto il primo daffodil in mezzo a un prato innevato, e invece era un pacchetto vuoto di patatine. "Wishful thinking." ha commentato l' amica J.

Eppure Verdun riesce ancora a strapparmi qualche sorriso a labbra viola, mentre torniamo a casa la sera veloci, dopo aver nutrito i poveri ducks del laghetto ghicciato.

"Hey! Tu puoi fare le nuvole!"




"Eh?"


" Io ho visto clouds uscire dalla tua bocca!


"Oh. E' solo fiato condensato , tutti possono...."



"Cosa hai detto?"




"Niente. Si, io posso fare le nuvole."


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