24.12.10

A brand new Christmas


Ecco la foto del nostro presepe. E' una nativity di origine peruviana, un regalo della madrina di Verdun, minimalista ma indistruttibile, come ripetutamente testato dai Signori Bambini.
Da piccola amavo i presepi sovraffollati: mi piaceva radunare tutti i pastorelli e gli animali intorno alla capanna, e inventare storie su che cosa li avesse portati lì, o su che cosa avrebbero regalato a Gesù Bambino. Oggi invece il momento a cui mi piace di più pensare è quello in cui Gesu è proprio appena appena nato, e nell' intimita della stalla quei tre se ne stanno lì ad ammirarsi senza parole, immersi nella meraviglia e nella gioia: per me, è un'immagine che ispira riverenza, forza e tenerezza insieme.

Questa notte, guardando il presepe , ripenserò a quello a casa dei miei genitori: alle statuine, quasi tutte in brutto stato per via dell' abitudine mia e dei miei fratelli di giocarci facendole cadere in continuazione; alla capanna intagliata da mio padre nel traforo da ragazzino, incredibilmente sopravvissuta indenne; a Gesù Bambino nascosto dietro all' albero di Natale fino alla mattina del venticinque, all'entusiamo che mi trasmetteva da bambina il vederlo finalmente nella culla. Mi mancheranno molto.
Ma questo è soprattutto il primo Natale di un'altra bambina: il primo in cui Verdun capisca che c' è qualcosa di speciale da festeggiare. Il primo in cui le ho raccontato la storia del primo Natale, il primo in cui abbiamo fatto insieme il presepe, il primo in cui abbiamo aperto le finestre del calendario dell' avvento, quello che era stato mio, stupendosi ad ogni immagine nascosta come se la vedessi anche io per la prima volta. E' un Natale nuovo e diverso: c' è nostalgia per le persone care lontane, ma anche felicità all'idea di poterlo trascorrere nell'intimità della nostra famiglia, mescolando tradizioni della nostra infanzia con altre tutte nuove. Ci aspetta una serata a Santa Fe illuminata dai farolitos, a bere cioccolata calda per strada, una cena newmexicana, poi la Messa e i regali - non molti, ma scelti con cura.

Guardo Verdun, overexcited e carica di aspettative mentre martella lo xilofono nel tentativo di suonare Jingle Bells, e il mio augurio, per la mia famiglia e per chiunque legga queste righe, è di ritrovare in questi giorni di festa l'allegria e l'entusiasmo del primo Natale in cui abbiamo capito che sarebbe stato un giorno diverso dagli altri. Merry Christmas, folks!

19.12.10

Un pesce di nome Jimmy

Just in case non mi sentissi ancora sul baratro della sopraffazione da responsabilità di minori, da ieri ho anche un pesce in affidamento per due settimane. La padrona, una collega di H, è tornata in Italia per le vacanze e chiaramente non poteva portarselo dietro. Ha pensato che sarebbe stato carino per i Signori Bambini avere una creatura vivente per casa, il che si è anche rivelato vero. Io in compenso sono in ansia: ho il terrore di trovarlo a pancia in su da un momento all' altro. Gli unici due pesci di cui mi sia presa cura sono stati seppelliti nel campo da golf di Sestriere dopo una settimana di vita agonizzante - era il '93 e non ho ancora elaborato il lutto.
Perdipiù le condizioni non sono proprio favorevoli: il pesce in questione è stato comprato da Walmart, che si può collocare un gradino sotto comprarlo alla fiera: il genere di pesce con aspettative di vita di due o tre giorni. Sfidando qualunque previsione ottimistica, la bestia sopravvive da un anno e mezzo: non so a quanti anni umani equivalgano, ma è in palese stato di decadimento. Ha perso i colori, le pinne sono tutte sgarruppate e ha un marcato esoftalmo all' occhio sinistro. Sta tutto il giorno praticamente immobile, non mangia niente, non ha reagito neanche ai ripetuti tentativi di Pierrot di tirarsi addosso la vasca. Nonostante lo spettacolo piuttosto deprimente, Verdun è tutta entusiasta, gli dà la colazione, lo incita a nuotare, nota micromovimenti invisibili all' occhio adulto ("Guarda! Ha mosso sue alucce!"), gli augura buonanotte, si preoccupa di quanto dorma. Perciò, mio caro Jimmy, hold on per due settimane o le spezzeresti il cuore.

Aggiornamento meteo: nel giro di due giorni le temperature sono impietosamente crollate di venti gradi e ora è tutto coperto di neve. Stamattina però è uscito il sole, così, incuranti dell'equipaggiamento poco idoneo, siamo usciti con la missione di realizzare il primo pupazzo di neve di Verdun. Purtroppo abbiamo avuto la sfortunata idea di passare dal sentiero in mezzo alla pineta, dove Pierrot, bloccato nel passeggino, è stato colpito e affondato da un macigno di neve caduto da un albero. Con il suo consueto aplomb, non ha detto beh: probabilmente ha pensato di proporre uno scambio di casa col pesce, ma intanto si è limitato a scrollarsi la neve dalla faccia. Una roccia.




14.12.10

Barnum's

Correre tutto il pomeriggio su e giù per il playground in maniche corte, increduli di quanto possa scaldare il sole a metà Dicembre alle latitudini giuste. Osservare dalla piattaforma dello scivolo il sole scendere piano piano oltre le montagne, e il cielo diventare rosa, e poi viola. Essere sorpresi dalla potente escursione termica, e scappare a casa con il naso congelato. Imparare a fare il the, e inzupparci dentro una scatola intera di Barnum's Animals.

Scriverne per non dimenticare, perchè alla sera si finisce di guardarsi indietro e pensare a come un pomeriggio qualunque sia diventato un momento a cui si ripenserà con tenerezza infinita. I Signori Bambini non potranno ricordarsene, ma chissà, magari il profumo dei Barnum porterà allegria. Stile Proust, ma con brio.


8.12.10

Latte

Oggi pomeriggio da Starbucks conosciamo una famiglia fotocopia di origine tedesca; mamma, bimba grande di tre anni e mezzo, bimbo piccolo di quattordici mesi. Dopo qualche chiacchera assisto all' allattamento del fratellino: per me che ho allattato per otto mesi sommando i due figli, sembra un traguardo notevole.
Poi la mamma mi informa che anche la sorella alla sera viene regolarmente allattata: non so bene come commentare la notizia. Il commento spontaneo del mio cervello - "That's just weird!" -andrebbe filtrato. Per prendere tempo mi giro verso la mia bimba grande, che sta soffiando sul suo moka kids size per farlo raffreddare: sembra soddisfatta. A ognuno il suo Latte. Possibilmente decaf.

6.12.10

E' arrivato un bastimento carico di...

E' arrivato un bastimento carico di scatoloni. I nostri. Purtroppo è bloccato nel porto di Los Angeles per controlli doganali fino a data da definirsi. Praticamente, siamo incastrati nel trasloco più lungo della storia, roba che non augureresti al tuo peggior nemico. Nel tentativo di non buttar via troppi dollari per comprare cose che abbiamo già, stiamo sopravvivendo in condizioni minime; non proprio Lost, ma insomma.
Perdipiù, iniziano a spuntare lucine colorate ovunque, renne nei giardini, mostre dei presepi e compagnia bella, mentre le nostre decorazioni di Natale sono nel box number 2, perciò ci aggiudichiamo con buone probabilità la casa più spoglia di Los Alamos. Andrà a finire che, anziche a Babbo Natale, Verdun scriverà la letterina al Department of Homeland Security.

Il risvolto positivo dei ritardo della consegna dei diciassette scatoloni è la sorprendente solidarietà che abbiamo riscontrato in tante persone conosciute qui, perciò conosciute poco, che ci hanno dato una mano prestandoci coperte, lettino, scatole degli attrezzi, libri e giocattoli per i Signori Bambini e altro ancora, spinti dalla molla del ritrovarsi accomunati dall' essere genitori, o giramondo lontani dalle proprie radici, o da una generosità innata. Il Premio Simpatia va al nonnino coreano absolutely-non-english-speaker del piano terra che, dopo averci assistito barcollare sulle scale tra passeggino e borse della spesa, ci ha sporto tre gelati dal giardino. MiniMars gelato, roba che ti ricarica. In the end, we' re lucky guys.