19.12.10

Un pesce di nome Jimmy

Just in case non mi sentissi ancora sul baratro della sopraffazione da responsabilità di minori, da ieri ho anche un pesce in affidamento per due settimane. La padrona, una collega di H, è tornata in Italia per le vacanze e chiaramente non poteva portarselo dietro. Ha pensato che sarebbe stato carino per i Signori Bambini avere una creatura vivente per casa, il che si è anche rivelato vero. Io in compenso sono in ansia: ho il terrore di trovarlo a pancia in su da un momento all' altro. Gli unici due pesci di cui mi sia presa cura sono stati seppelliti nel campo da golf di Sestriere dopo una settimana di vita agonizzante - era il '93 e non ho ancora elaborato il lutto.
Perdipiù le condizioni non sono proprio favorevoli: il pesce in questione è stato comprato da Walmart, che si può collocare un gradino sotto comprarlo alla fiera: il genere di pesce con aspettative di vita di due o tre giorni. Sfidando qualunque previsione ottimistica, la bestia sopravvive da un anno e mezzo: non so a quanti anni umani equivalgano, ma è in palese stato di decadimento. Ha perso i colori, le pinne sono tutte sgarruppate e ha un marcato esoftalmo all' occhio sinistro. Sta tutto il giorno praticamente immobile, non mangia niente, non ha reagito neanche ai ripetuti tentativi di Pierrot di tirarsi addosso la vasca. Nonostante lo spettacolo piuttosto deprimente, Verdun è tutta entusiasta, gli dà la colazione, lo incita a nuotare, nota micromovimenti invisibili all' occhio adulto ("Guarda! Ha mosso sue alucce!"), gli augura buonanotte, si preoccupa di quanto dorma. Perciò, mio caro Jimmy, hold on per due settimane o le spezzeresti il cuore.

Aggiornamento meteo: nel giro di due giorni le temperature sono impietosamente crollate di venti gradi e ora è tutto coperto di neve. Stamattina però è uscito il sole, così, incuranti dell'equipaggiamento poco idoneo, siamo usciti con la missione di realizzare il primo pupazzo di neve di Verdun. Purtroppo abbiamo avuto la sfortunata idea di passare dal sentiero in mezzo alla pineta, dove Pierrot, bloccato nel passeggino, è stato colpito e affondato da un macigno di neve caduto da un albero. Con il suo consueto aplomb, non ha detto beh: probabilmente ha pensato di proporre uno scambio di casa col pesce, ma intanto si è limitato a scrollarsi la neve dalla faccia. Una roccia.




4 comments:

  1. C'è sempre il vecchio trucco di ricomprare un pesce più o meno simile in caso di morte. E poi dire: guarda! 2 settimane a casa nostra ed è rinato! Gli è persino ricresciuto l'occhio!

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  2. non ce n'è stato bisogno! "the fish who lived" è tornato oggi a casa sua...sollievo!

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  3. Appena scoperto che un pesce betta vive in media 3-4 anni!!!

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  4. eh, ma quanti anni aveva quando l' hai comprato?
    :)

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