24.11.10

#4307

Finalmente nella casa nuova. Dopo tre settimane di vita in bed&breakfast - non vacanza, ma everyday life, cose che fanno la differenza - cominciava a sembrare un miraggio. Non che non mi sia spiaciuto un po' abbandonare il b&b: mi mancheranno le colazioni del signor Patrick, le cure di MariaD, il mega king size bed in cui abbiamo dormito in quattro comodamente, nonostante la tendenza di Pierrot a posizionarsi sull'asse perpendicolare ai suoi familiari. Ma era tempo di andarcene - soprattutto dopo aver disperso tre cucchiaini, rotto due bicchieri e strappato alcune pagine dell' immancabile Holy Bible. Sorry, Mr Patrick!

La casa nuova, apartment 4307, non è perfetta, ma ci piace: dal balcone si vedono il canyon e le montagne, che è una cosa che mi fa stare bene. Ci sono DUE stanze da letto, e questa premessa di ritrovata intimità con H, seppure minacciata da frequenti incursioni notturne dei SB, mi fa stare pure meglio. C'è anche una piccola scrivania nera tutta per me, che non vedo l 'ora di coprire con i miei quaderni e i miei libri, che btw al momento sono dispersi per l'Atlantico insieme a tutto il resto delle cose che abbiamo spedito da Londra. Con fiducia.
Aspetti meno positivi: l'appartamento è al terzo piano, senza ascensore: settantacinque gradini con Pierrot al collo e Verdun per mano, almeno due volte al giono - cerco di concentrarmi su quel che risparmio in abbonamento alla palestra. La casa era anche coperta di moquette, che H sta gradualmente occultando con il palquet prelevato al famoso ikea di phoenix: non sembra troppo stabile, ma l'impegno è da apprezzare. A vedere i tutorials di Leroy Merlin su youtube, l'operazione sembrava più immediata.

Insomma, al momento più che una casa è un accampamento, con i mobili montati per metà, i lampadari ancora per terra, le valigie mezze piene e le camere mezze vuote. Io barcollo tra iperattività e isteria. I SB invece non sembrano affatto destabilizzati della precarietà della situazione: appaiono invece galvanizzati a bestia dall' insolita disponibilità di spazio vitale. Si rincorrono (yes, Pierrot corre! ), giocano a palla, a nascondino e a una loro speciale versione di following the leader in cui piu che altro si striscia per terra. Quasi sempre finiscono per sbattere uno contro l'altra ma non piangono mai troppo a lungo : sono molto allegri. I vicini del piano di sotto probabilmente un po' meno. Anyway, siamo in forma. Ho voglia di raccontare cosa c'è al di fuori delle nostre nuova quattro mura, ma sarà per un'altra volta, perchè Pierrot è appena sgattaiolato fuori dal lettino per reclamare la sua mezz'ora da figlio unico.

3 comments:

  1. "io barcollo tra iperattività e isteria". mi ci ritrovo perfettamente.
    comunque é un bellissimo risultato avere la casa. un punto da dove cominciare.
    siete dei grandi!!
    ho un sacco di curiosità della vita lí. Deve essere interessante!!
    per quanto riguarda vederci a metà strada...forse sarbbe piú semplice coincidere in Italia :)!!
    a parte tutto non sai quanto mi piacerebbe conoscervi personalmente.
    Io ti passerei un pò del mio spagnolo e tu l'inglese....
    se sapessi un briciolo di inglese in più non mi sentirei cosí persa!
    in bocca al lupo!!

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  2. Che bello che hai scritto!

    Vedrai che pian piano anche la casa andra' a posto...

    Scrivi quando hai tempo, sono anch'io curiosa di sapere com'e' la vita li'!

    Un salutone!

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  3. il parquet sopra la moquet e un must!.....io e il jamon iberico nella casa dove viveva lui prima lo abbiamo letteralmente strappato....e abbiamo trovato un sacco di soprese sotto....meglio coprire, definitivamente!
    stefania

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