17.7.10

La Belle Vie

Tricky business, compiere trent' anni: troppo giovane per il De Beers (not really), troppo vecchia per il festino etilico con cadaveri da raccogliere il mattino dopo (again, si sarebbe anche potuto fare, ma due dei tre invitati si sarebbero dovuti ubriacare a succo d'uva di peter rabbit), non è chiaro quale sia il modo giusto di santificare la festa.
Se poi hai due Signori Bambini e vivi a mille chilometri dalla maggioranza delle persone con cui ti piacerebbe festeggiare, esiste una significativa probabilità di andare a dormire la sera della fatidica ricorrenza con la sensazione di aver dimenticato qualcosa.

Per evitare tale deprimente scenario, ho fatto convergere la scelta del regalo su una minivacanza altrove, e la scelta dell'altrove è caduta sul nord della francia, Bretagne et Normandie.
Non si tratta di una destinazione casuale: la neotrentenne ha infatto speso un notevole numero di pomeriggi tardoadolescenziali sognando a occhi aperti un matrimonio a Mont-St-Michel, prepotentemente suggestionata da uno spot Fiat.
Sarà per la prossima volta.

Intanto, la famiglia al completo si è trasferita per cinque giorni a St-Malo, antica città corsara della Bretagne, rasa la suolo nel '44 e ricostruita identica a prima, solo con pietre nuove di zecca: l'effetto è un po' quello del vero finto castello medioevale del Valentino, comunque abbastanza piacevole.
L'unica cosa rimasta illesa dai bombardamenti sono state le mura, impressionanti per dimensioni e passato autentico. In genere le citta murate mi mettono un po' d'ansia, ma bello di St-Malo è che passeggiando sulle mura, praticamente da qualunque punto, si vede il mare, molto lindo dato che maree galoppanti e temperature proibitive non invitano a fare il bagno.
I Signori Bambini hanno comunque razzolato felicemente sulla spiaggia e persino fatto amicizia con due locals.
Pierrot, entusiasta della scoperta dell'elemento sabbia, ha inventato un gioco che potremmo paragonare al gioco della fiducia, ma senza rete: si tira in piedi, molla la presa e cade immediatamente all'indietro, rigido come un tronco. Quando va bene uno dei genitori lo acchiappa al volo; a volte va male, ma lui non demorde. Ci ripetiamo il mantra "I bambini sono di gomma" e speriamo in bene.

Il giorno del mio compleanno, che sarebbe anche la vigilia del quatorze juillet, siamo andati a Mont-St-Michel, che è il genere di posto che nonostante appaia un po' ovunque, visto dal vero non può lasciare indifferenti.
Certo, la dimensione spiritule del luogo va un po' a farsi benedire, persa tra le orde di turisti, i flash e le bancarelle; non abbiamo nemmeno potuto apprezzare granchè il lato romantico del viaggio, occupati a pescare Verdun che ogni due gradini perdeva l' equilibrio.
Quello che rimane è un ibrido tra religione e moda, dove la monaca suona le campane appesa alle corde come Quasimodo mentre lancia occhiatacce ai turisti giappi che tentano di immortalarla, e lo shop della cattedrale vende rosari accanto a pupazzetti di tintin e pelouches di paul the octopus.
Però se a forza di salire scale riesci a raggiungere la cattedrale vera e propria e a ricavarti cinque minuti di riflessione, è bello lasciarsi suggestionare dal misticismo della Merveille, come la chiamano, e non è un overstatement,e dalla forza centipeta di un luogo capace di attirare a sè tanta gente diversa attaverso il tempo e lo spazio.

I SB si sono comportati da turisti professionali: Verdun ha tirato fuori il suo lato Robocop, scalando i ventisettemila gradini senza neanche dare la mano, perchè.
"No picca, me! Pierrot picco, just nine months: lui dà mano!"

Il suddetto Pierrot è invece entrato in modalità stand-by, koalizzandosi nel babybjorn da cui ha alternato momenti di letargo a larghi sorrisi per le foto; da dimenticarsi della sua esistenza, non fosse per il buzz del generatore che gli tiene accesa l'aureola.

Giornata intensa, dunque. La sera siamo tornati in hotel abbastanza stravolti e ci siamo rotolati tutti insieme per un po' sul lettone, senza che nessuno si facesse bernoccoli importanti: insomma, è stato un buon compleanno.

Grazie al magico you tube, ho ritrovato il video della pubblicità : le voilà!
Bisous!

2 comments:

  1. Bravissimi!!! non é facile avere il coraggio di viaggiare con dei bambini. peró é giusto buttarsi, abituarli e abituarsi. e mi sembra che la vostra esperienza sia stata un grande esito!

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  2. P.S. tanti tanti tantissssssssimi auguroni!!

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