"Yes. A pretty little cloud."
"So, maybe we will see her next time we go on a plane?"
"I don' t know. But I think she can see us, sometimes."
"Like, when it's cloudy."
"Yeah. Because she loved us."
"Yeah. This is sad."
Overheard dalla camera accanto a quella dei Signori Bambini. E' cosi' che Verdun e Pierrot hanno rielaborato i miei confusi tentativi di affrontare la notizia della morte della nonna. Nonostante la tristezza e l'annebbiamento di questi giorni, sono abbastanza sicura di non aver raccontato che Nonna Franca si sia materializzata in una nuvola. Ma tutto sommato e' una metafora azzeccata per una persona che ho - forse abbiamo- percepito come fragile, riservata, timida, quasi eterea. A volte ombrosa anche, cupa e minacciosa come un nuvolone prima di un temporale. Le chiacchere dei Signori Bambini l'avrebbero fatta tornare bianca. Forse le avrebbero fatto persino accennare un sorriso - o uno sbuffo. Because she loved us. Time to be sad.
LE NUVOLE
ReplyDeleteVanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore
Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
Fabrizio De Andrè
GRAZIE, Liss!
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